>Filare e tessere sono fin dai tempi pił antichi i modi femminili di

>rapportarsi al mondo

>e fissare in oggetti percezioni ed esperienze. Nel  mito classico le

>Parche filano l'esistenza dell'uomo.

>Gli" abiti","Quadri tessuti", di Myriam Cappelletti,portano i segni,le

>abrasioni,le scoloriture,le macchie dell'esistenza,

>i colori dell'emozione del mondo della vita.Quello che conta e che

>struttura le opere,č il tempo,

>che dispone in prospettiva emotiva i ricordi e fa emergere in corti

>circuiti di senso,figure e simboli.

>Queste figure hanno valore allegorico ,identificano e danno significato

>e senso alla visione delle cose.

>La  scala,l'albero,la finestra,il pesce,sono segni di momenti

>ricorrenti nel divenire della vita.

>Ognuna di queste opere di Miryam č parte di questo divenire e porta in

>sč una struttura del tempo

>una disposizione spaziale quasi geometrica di momenti e di

>ricordi,tracce indelebili della costruzione della

>sua identitą .Esperienze minime e insostituibili in cui si esprime il

>senso dello stare al mondo in

>quell'unico modo che a ciascuno tocca.

>Appendere un'opera di Myriam ad una parete č come aprire una finestra

>sull'esistenza con tutte

>le trasformazioni,le insicurezze le emozioni del presente.

>Lorenzo Poggi